VOLO
CURVILINEO
Nei
moti curvilinei l’aeromobile cambia la direzione della velocità
rispetto a terra. Questo cambiamento equivale alla variazioni
dell’angolo di rampa , mentre il modulo della velocità non è
specificato.
Il
volo curvilineo è assimilato alla prima e seconda legge di Newton in
cui :
-
la somma vettoriale delle forze che agiscono su un corpo è diverso
da zero ;
-
quando una forza è applicata a un oggetto , esso accelera .
L'accelerazione
(a) che si verifica nel velivolo per mezzo delle forze
applicate ad esso è nella stessa direzione della forza ed è
proporzionale alla sua grandezza e inversamente proporzionale alla
massa dell'oggetto.
La
sommatoria delle forze è uguale al prodotto della massa per
l'accelerazione vettoriale (a).
In
qualsiasi traiettoria l'oggetto può avere accelerazione ,
Questa
presenza di accelerazione è dovuta da una variazione della
traiettoria di volo di un velivolo , e quindi di una variazione di
velocità. Ciò lo distingue dagli altri tipi di voli .
Lungo
gli assi in cui operano le forze vettoriali sono presenti i fattori
di carico :
-
fx , fy e fz .
Di cui (Fx) è la forza che agisce
sull’asse x , ed è uguale al prodotto tra la massa del corpo(m) e
la sua accelerazione nella asse delle x(ax).
Sapendo che il peso (Q) è uguale al prodotto tra la massa per accelerazione di gravita (g) il cui valore equivale a 9,81 .
Di cui (Fy) è la forza che agisce sull'asse y , ed è uguale al prodotto tra la massa del corpo(m) e la sua accelerazione nella asse delle y(ay).
Di cui (Fz) è la forza che agisce sull'asse z , ed è uguale al prodotto tra la massa del corpo(m) e la sua accelerazione nella asse delle z(az).
Il fattore di carico (fz) risulta essere quello più rilevante poiché agisce l'ungo l'asse del corpo umano in relazione ai liquidi presenti in esso causando vari effetti.
-
con (g) positivi
il sangue presente nel corpo umano si concentra verso il basso
(gambe) provocando una visione nera seguita dallo svenimento che se
prolungato porta alla morte;
-
con (g) negativi il sangue invece risulta concentrarsi verso
l'alto (testa) provocando una visione rossa dovuta dalla presenta di
sangue nei capillari seguito da un aumento di pressione portando allo
scoppio del capillare e quindi a una emorragia celebrale .
Quando il valore del fattore di carico l'ungo l'asse z è massimo , esso è uguale all'indice di contingenza ;
Mentre il numero di g(G) è uguale al rapporto tra l'accelerazione l'ungo la traiettoria dell'asse z e l'accelerazione di gravita (g)
Il
volo curvilineo è applicato in due piani differenti suddividendolo
in due voli principali :
-
la VIRATA applicata nel piano orizzontale ;
-
la RICHIAMATA applicata nel piano verticale.
LA
VIRATA
La
virata è quella manovra che permette all'aereo di cambiare rotta. Si
definisce poi virata corretta quella che si svolge su un piano
orizzontale (senza variare quota) e con una traiettoria costituita da
un arco di circonferenza, percorsa a velocità costante. In tale
ipotesi possiamo impostare le equazioni di equilibrio del velivolo
sempre rappresentato da un punto materiale.
Considerando
l’aeromobile inclinato di un angolo (x) rispetto al piano
orizzontale, le forze in gioco sono la portanza il peso ed una forza
centrifuga derivante dal moto non inerziale dell’aeroplano. La
forza centrifuga, dovrà essere bilanciata dalla componente
orizzontale della portanza, ed il peso dalla componente verticale .
Per far virare l’aereo bisogna inclinare le ali in modo da generare una forza, la PORTANZA
ORIZZONTALE, che serve per abbandonare la traiettoria rettilinea. Alla portanza orizzontale si
oppone una FORZA CENTRIFUGA la quale, sommandosi al peso, genera il PESO APPARENTE
maggiore del peso reale (Fig. 1). Per mantenere la quota si deve contrastare il peso apparente
con un aumento della portanza ottenuto aumentando leggermene l’angolo di incidenza o/e
aumentando la velocità con un incremento di potenza.
Il peso apparente aumenta al crescere dell’inclinazione dell’ala (angolo di bank) e raggiunge un
valore pari a due volte il peso reale nelle virate con angolo di bank pari a 60°.
LA RICHIAMATA
Un’altra manovra dove si genera il peso apparente è la richiamata. La forza centrifuga si somma al
peso in maniera proporzionale al quadrato della velocità ed inversamente proporzionale al raggio
di richiamata. Pertanto l’uscita da una affondata deve essere eseguita nella maniera più dolce
possibile.
figura.1
Commenti
Posta un commento